E’ un progetto rivolto principalmente al mondo della scuola, ai ragazzi e agli insegnanti ma in un senso più ampio a tutta la comunità educante del territorio. Le attività previste sono laboratori teatrali per gli studenti, incontri di approfondimento per Insegnanti ed educatori, uno spettacolo rivolto ai ragazzi.
Il progetto è partito nel 2019 per poi essere “congelato” durante il 2020 e parte del 2021 a fronte delle sospensioni delle attività in presenza causate dall’emergenza sanitaria Covid-19. Dalla fine del 2021 al 2022 è prevista la realizzazione delle attività interrotte che andranno a completare il programma progettuale
Principali attività
Le motivazioni
La Generazione Z o Centennials sono i ragazzi nati fra il 1997 ed il 2010. Il cellulare per questa generazione è strumento indispensabile per relazionarsi con l’ambiente circostante attraverso internet ed i social media. Rispetto alle generazioni precedenti hanno avuto modo di interfacciarsi con la tecnologia fin dalla prima infanzia per questo motivo i social network sono visti come elemento significativo per la socializzazione ed Internet è mezzo fondamentale per ottenere informazioni. I giovani hanno difficoltà a
staccarsi da quel mezzo, “ingombrante”, ma estremamente utile, che è il cellulare e la tecnologia in generale. Molto spesso si rifugiano dietro lo schermo (per esprimere opinioni, raccontare la propria quotidianità, parlare con gli amici) rinunciando anche per timidezza ed insicurezza alle relazioni vere.
Per aiutare i giovani a valorizzare le proprie capacità e talenti privilegiando il reale alla realtà virtuale, è necessario coinvolgere nell’azione l’intera comunità educante. Genitori, educatori ed insegnanti si sentono molto spesso impreparati nell’affrontare il problema, non essendo nativi digitali trovano l’argomento distante dal loro vissuto. È necessario fornire loro alcune informazioni e strumenti utili per aiutare ed accompagnare i ragazzi nella loro crescita.
staccarsi da quel mezzo, “ingombrante”, ma estremamente utile, che è il cellulare e la tecnologia in generale. Molto spesso si rifugiano dietro lo schermo (per esprimere opinioni, raccontare la propria quotidianità, parlare con gli amici) rinunciando anche per timidezza ed insicurezza alle relazioni vere.
Per aiutare i giovani a valorizzare le proprie capacità e talenti privilegiando il reale alla realtà virtuale, è necessario coinvolgere nell’azione l’intera comunità educante. Genitori, educatori ed insegnanti si sentono molto spesso impreparati nell’affrontare il problema, non essendo nativi digitali trovano l’argomento distante dal loro vissuto. È necessario fornire loro alcune informazioni e strumenti utili per aiutare ed accompagnare i ragazzi nella loro crescita.
Le attività e azioni di progetto:
Due laboratori teatrali, uno per ciascuna delle scuole partner di progetto, I.C. Rovereto Nord e I.C. Mori, e rivolto agli alunni della secondaria di primo grado.
Due percorsi rivolti ad insegnanti ed educatori:
Ad Alta voce – Laboratorio di lettura espressiva
Cosa leggere ai nostri ragazzi
Cosa leggere ai nostri ragazzi
Lo spettacolo teatrale:
Non superare le dosi consigliate – Fondazione Aida
Liberamente tratto dall’omonimo libro di Costanza Rizzacasa D’Orsogna.
Il tema trattato è molto importante e molto diffuso: l’incapacità di accettarsi fisicamente spesso dovuta al body shaming.
L’ obiettivo è offrire punti di vista diversi, alternative e spunti di riflessione sul fatto che dobbiamo piacere innanzitutto a noi stessi, accettandoci e decidendo, nel caso di migliorarci perché ci vogliamo bene, non perché non piacciamo agli altri. Questo spettacolo, che tratta un tema molto importante soprattutto in età evolutiva, si rivolge principalmente ad un pubblico di adolescenti.
Nel percorso narrativo, che sarà condotto da due attori, si utilizzeranno brani del libro ispiratore, per dare spunti di riflessione importanti e necessità di introspezione: questo farà sì che lo spettatore (al quale verrà implicitamente ed esplicitamente chiesto di diventare co-protagonista) possa, a sua volta, dare voce si propri ricordi ed emozioni ad essi collegate, ed esporre i suoi disagi, dubbi e timori. Nella regia sono infatti previsti momenti di interazione con il pubblico (gli attori si rivolgeranno direttamente al pubblico con alcune domande ed improvviseranno un breve tratto di copione con loro) ed anche di co-partecipazione dei ragazzi che leggeranno alcune brevi frasi: questo perché venga vissuto come un momento di condivisione più che con l’idea di assistere a qualcosa di estraneo alla vita ed alle esperienze di tutti i giorni.
Il tema trattato è molto importante e molto diffuso: l’incapacità di accettarsi fisicamente spesso dovuta al body shaming.
L’ obiettivo è offrire punti di vista diversi, alternative e spunti di riflessione sul fatto che dobbiamo piacere innanzitutto a noi stessi, accettandoci e decidendo, nel caso di migliorarci perché ci vogliamo bene, non perché non piacciamo agli altri. Questo spettacolo, che tratta un tema molto importante soprattutto in età evolutiva, si rivolge principalmente ad un pubblico di adolescenti.
Nel percorso narrativo, che sarà condotto da due attori, si utilizzeranno brani del libro ispiratore, per dare spunti di riflessione importanti e necessità di introspezione: questo farà sì che lo spettatore (al quale verrà implicitamente ed esplicitamente chiesto di diventare co-protagonista) possa, a sua volta, dare voce si propri ricordi ed emozioni ad essi collegate, ed esporre i suoi disagi, dubbi e timori. Nella regia sono infatti previsti momenti di interazione con il pubblico (gli attori si rivolgeranno direttamente al pubblico con alcune domande ed improvviseranno un breve tratto di copione con loro) ed anche di co-partecipazione dei ragazzi che leggeranno alcune brevi frasi: questo perché venga vissuto come un momento di condivisione più che con l’idea di assistere a qualcosa di estraneo alla vita ed alle esperienze di tutti i giorni.
Dettagli
Progetto sostenuto da Fondazione Caritro nell’ambito del bando Scuola Territorio 2019. Capofila del progetto è il Coordinamento Teatrale Trentino in partenariato con Associazione ATTI; la rete si completa con l’adesione dell’Istituto Comprensivo Rovereto Nord, Istituto Comprensivo di Mori e Fondazione Aida.